Nel 1992 inizia l’era del calcio professionistico in Giappone con la nascita della J League, il campionato professionistico nazionale. Prima nazionale non americana a essere invitata alla Coppa America, nell’edizione del 1999 del torneo il Giappone esce al primo turno. Ha partecipato a due edizioni della Coppa d’Africa, nel 2021 e nel 2023, ottenendo come miglior risultato i quarti di finale nell’edizione del 2021. Nella sua storia vanta tre finali, tutte perse sempre contro il Senegal, nella Coppa Amílcar Cabral e la partecipazione dell’Under-20 al campionato mondiale di categoria del 2007 in Canada. La squadra di Città del Messico è tra le più prestigiose del Sudamerica, e spesse volte, oltre a vincere trofei, è pure capace di portarsi a casa il virtuale premio di maglia più bella del campionato. ARSENAL (seconda maglia) – ufficiale – La prossima maglia da trasferta dei Gunners ha una base nera, combinata con il rosso e il verde in omaggio agli ex giocatori David Rocastle e Ian Wright. Il rosso in trasferta omaggia i tifosi che avevano dipinto il proprio stadio nell’ultima Europa League contro la Juve.
Superando l’Australia in semifinale, accede alla finale contro la Francia campione del mondo, da cui viene battuta per 1-0. Il Giappone è la seconda nazionale asiatica a classificarsi seconda alla Confederations Cup dopo l’Arabia Saudita. Nella Coppa d’Asia 2023 il Giappone viene eliminato ai quarti di finale dall’Iran. È la nazionale di calcio asiatica più titolata a livello continentale, avendo vinto quattro volte la Coppa d’Asia (1992, 2000, 2004 e 2011), e la più competitiva a livello mondiale, avendo superato la fase a gironi del campionato mondiale di calcio in quattro occasioni. Prima degli anni novanta, complice il poco seguito popolare, il Giappone conduce una lunga esperienza calcistica di basso profilo, vedendo la fase finale del campionato del mondo come un miraggio. La serie più nota al mondo è Captain Tsubasa (conosciuto in Italia come Holly e Benji), in cui si narra la storia di Tsubasa Ōzora (Oliver «Holly» Hutton nella versione italiana), un bambino che sogna di vincere il mondiale di calcio con la maglia del Giappone. Famosa è anche la serie di videogiochi Inazuma Eleven, che vede la squadra del protagonista Mamoru Endō (Mark Evans nella versione europea) partecipare al Football Frontier per diventare i più forti del Giappone.
Nel 2012 il Giappone sconfigge la Francia in amichevole a Parigi. Il 30 gennaio 1977 la nazionale gambiana affrontò per la prima volta una nazionale europea, la Danimarca, perdendo per 4-1 in casa in amichevole. Nel marzo 2021 la squadra si qualificò alla Coppa d’Africa 2021, accedendo per la prima volta nella storia alla fase finale del torneo. Nel ranking FIFA, istituito nell’agosto 1993, il Gambia ha raggiunto quale migliore piazzamento il 65º posto nel giugno 2009, mentre il peggiore piazzamento è il 179º posto del marzo 2017. La nazionale occupa attualmente il 128º posto della graduatoria. Bianca, ben definita e anche qui con rimandi tradizionali e ai primi Duemila anche la maglia away, mentre sul retro di entrambe sopra al nome del giocatore è stato cucito un inedito logo che farà impazzire gli appassionati, celebrando i 125 anni di una delle squadre più vincenti della storia del nostro calcio. Rimanere informati su tutte le novità del mercato è fondamentale per comprendere come si stanno muovendo le squadre e quali potrebbero essere gli scenari futuri della stagione calcistica.
Non sono ovviamente le vendite delle magliette a ripagare gli acquisti dei grandi campioni (basti vedere ad esempio le cifre per Juventus, Napoli, Milan e Inter nei bilanci 2022/23, tutti club che gestiscono internamente la vendita dei prodotti da merchandising), ma intanto i costi per tifosi e appassionati crescono sempre di più. Il club milita nella prima divisione nazionale di rugby a 13 dal 1938 e visse il suo massimo splendore tra il 1945-1954, quando era in mano alla famiglia Taillefer. I club sono quelli di appartenenza alla data dell’ultimo incontro. Con sentenza emanata in data 11 maggio 1957 e pubblicata il successivo 2 agosto, la Corte di cassazione ribadì il carattere di legittima azione di guerra dell’attentato, disattendendo la tesi dei ricorrenti secondo i quali non avrebbe potuto trattarsi di atto di guerra in quanto all’epoca Roma era città aperta. Il Gambia partecipò poi alle qualificazioni all’Olimpiade del 1976, perdendo per 1-0 in casa contro la Guinea il 27 aprile 1975 e subendo un 6-0 in casa dei guineani il 1º giugno.
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