Per 12 mesi all’anno mangiamo calcio e respiriamo calcio (come diceva un vecchio spot Coca-Cola), dunque non ci tireremo indietro proprio a dicembre. Si, esatto. Da un po’ di anni mi occupo dell’organizzazione del Tikitaka, un camp estivo che si tiene a Desio durante i mesi di giugno e luglio ed offre divertimento e formazione a tutti i bambini della zona. Solo in anni recenti è infine nata la consuetudine d’una terza divisa, spesso realizzata in grigio o argento, o comunque seguendo i canoni stilistici del tempo. Il 1956 vide innanzitutto il raggiungimento del duemilionesimo esemplare costruito dall’inizio della produzione automobilistica, ma anche una produzione giornaliera che ormai ammontava a 745 autovetture, cifra che solo due anni sfondò nettamente il muro delle 1.000 unità giornaliere per raggiungere una quota di ben 1.199 esemplari, un dato destinato comunque a salire ancora negli anni seguenti. Con il Nike Squad Snood (20 euro e un paio di varianti di colore) non solo vi difenderete dal freddo, ma potrete scendere in campo (solo in allenamento, gli scaldacollo in gara sono ufficialmente vietati dal 2011) con un look che vi farà somigliare a Sub Zero di Mortal Kombat.
Mi auguro veramente che presto si possa cominciare ad intraprendere quel percorso che faccia cambiare pelle al Brianteo per farlo diventare bello come quelli di ultima generazione che ci sono a Udine, Torino o Cagliari». Le prime laceless in pelle del brand tedesco sono forse la più grande innovazione dell’anno che sta per chiudersi. Nella versione leather, soprattutto, è perfetto il connubio tra materiali moderni e pelle morbidissima. Le Nike Phantom Vision puntano tutto su un’innovativa costruzione multistrato, con calzino interno e allacciatura “coperta”. Rimanendo sulle novità in fatto di scarpe (e sul segmento controllo), perché non chiedere a Babbo Natale delle Phantom VSN? A caratterizzare queste due divise Umbro sono soprattutto le decorazioni: la home si caratterizza per il motivo sulle spalle e lungo la manica, dove nella classica banda Umbro (reminiscenza anni Settanta) si intrecciano il disegno del diamante e la croce di Sant’Andrea della bandiera nazionale. Gli sponsor sulle maglie ci piacciono o no? Obbligati a vincere per mantenere la categoria, gli spezzini vengono battuti dagli scaligeri per 1-3, con autogol e momentaneo pareggio di Ampadu e doppietta di Ngonge.
Andiamo dalle 20 sterline della maglia home del Middlesbrough 1998/’99, alle 80 necessarie per portarsi a casa la divisa personalizzata del Manchester United di Park Ji Sung (2005/06), fino alle 125 con cui accaparrarsi una storica divisa del Milan 1994/95, a manica lunga, prodotta dalla Lotto. Base gialla per la home e nera per la away, con il verde a fare da collante. Sulla away, invece, il double diamond del marchio inglese forma una decorazione ispirata alle tradizioni tribali dell’isola caraibica, su tutta la parte inferiore del tronco. Allo stesso tempo, i club sono in fase di scioglimento o liquidazione e non hanno diritto a partecipare alle competizioni europee. Diciamocelo chiaramente: sono una bomba. Certo, c’é voluta una grande passione e i sacrifici sono stati tanti ma é stata tutta esperienza che mi é servita negli anni a seguire. Lorenzo Longhi, Cosmi ritrova Liverani, dieci anni dopo. 20: Resuttana-San Lorenzo ·
La violenza tra i tifosi vanno da piccole schermaglie alle guerre che provocano tragedie. Il Monza sta sostenendo costi di sistemazione per renderlo a norma con i parametri della Serie C (adeguamento della videosorveglianza e piccole opere strutturali in particolare), ma presto dovrà esserne bandita la gestione da parte del Comune. Oppure c’è il modello per adulto della Roly in poliestere riciclato Control Dry con maniche raglan e cuciture decorative fluo, arricchito da un design particolare con la parte posteriore più lunga di quella anteriore: per queste magliette di calcio personalizzate sono previste misure dalla S alla XXL, ma per altre versioni di maglia personalizzata calcio si possono avere anche le taglie più estreme XS o XXXL. Meno glamour delle “colleghe” appena citate (un po’ immeritatamente) sono invece le Puma ONE 1. Queste scarpe sono fra le più azzeccate del 2018 e segnano il ritorno in grande stile del marchio Puma, che durante l’anno le ha fatte indossare a campioni come Aguero, Giroud, Chiellini, Lukaku e David Silva.
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