Conversano maglia calcio

Tra le cards e gli stickers dei grandi campioni presenti nella mia collezione di calcio vintage ci sono moltissimi oggetti riguardanti il leggendario Baggio Roberto. Capì che non gli conveniva caricare come un toro tutte le volte che la palla gli passava davanti, ma usando Pasolini come un muro poteva fare un triangolo e scambiare e poi, senza l’assillo degli altri ragazzetti addosso, aspettare il pallone di ritorno, dopo aver osservato dove fosse piazzato Montesano, e dove er Brutto, decidendo al meglio cosa fare. Parlarono molto, quel pomeriggio, della famiglia di Spino, di origine abruzzese, venuta a Roma per vivere meglio di quanto potesse fare in campagna, dove abitava, a Monteverde in un casermone, del fiato che gli mancava a causa del cemento e della passione sua, il calcio, che giocava a fatica per quel respiro mozzo che non lo lasciava in pace. Riempo er caretto der Pazzo e faccio i sordi, che senza le lire nun se magna» disse il ragazzo in modo deciso, lo sguardo piantato negli occhi dell’altro, come a spiegargli una cosa naturale che solo lui, sventato, non sapesse, qualcosa che certamente non sapeva fare.

Per contro, mi pare che la materia “truce” e in modo particolare la violenza naturale della vita e il senso di colpa di fronte alla morte siano temi che scaturiscono direttamente da frammenti di vita vissuta. Scoprirono in quel modo cose comuni, strane per due persone a prima vista tanto diverse. Torno sempre molto volentieri da quelle parti anche se, dal punto di vista tecnico, non ho fatto una grande scelta quando decisi di tornare a vestire la maglia della Dea in serie B. Era il 1999, il campionato è molto diverso da quello di serie A ed è decisamente più difficile: non sono stato contento di giocare quel tipo di partite, è sempre stato più facile giocare in serie A. Sono tornato con grande gioia a Bergamo e per la gente lo rifarei ma sicuramente non per giocare tra i cadetti». Nella stagione 2015-2016 viene confermato in panchina Sergio Pirozzi e il Trastevere è assegnato al girone G del Campionato di Serie D, con altre otto squadre laziali (Rieti, Ostiamare, Viterbese, Albalonga, Flaminia, Astrea, Cynthia e San Cesareo), una toscana (il Grosseto) e otto sarde (Lanuesi, Torres, Olbia, Nuorese, Budoni, Polisportiva Arzachena, maglie da calcio vintage Castiadas e Muravera). Il torneo cadetto inizia con tre sconfitte, per poi inanellare 4 vittorie consecutive e una serie di risultati utili (7), che la fanno balzare in zona play-off.

Perde il primo turno dei play-off. Così si divisero i presenti, cinque per parte, scegliendo a turno dal gruppo in mezzo al campo. Il Manetta squadrò Pasolini, gli strinse la mano: «Per me vabbè, er campo è ggrande, un cojone in più o in meno nun fa diferenza». «È cche ci ho l’asma e nun respiro» disse. «Comunque, io so’ Renatino, ma tutti me dicono Spino perché so’ mmagro e pungo, nun so’ se me spiego» disse il ragazzo allungando la mano. Ma ‘ste cose le devi da fa’ cor pallone, che a gioca’ coll’aria so’ capaci tutti. «Me piacerebbe davero fa’ ‘na squadra, co Spino in porta e noantri nove pischelli avanti. Nel 2011 è stata individuata la porta nord della città ed una strada che correva interna e parallela alla seconda cinta muraria. La porta monumentale dei Domenicani (Jacobins) è l’ultima delle quattro che si trovavano nei quattro punti cardinali della bastide. Il design include anche un profilo bianco lungo la linea di cucitura delle maniche, mentre il colletto e i polsini continuano le celebrazioni, portando il tricolore della bandiera nazionale». VALENCIA (casa) – ufficiale – Solito design per la prima maglia del Valencia, che rimane bianca con inserti in nero e oro.

Nel 1985 l’Autodelta fu liquidata e dall’anno successivo le gare tornarono a essere gestite dalla storica sezione corse della casa del Biscione. Rinforzata dagli innesti di Stefano Fiore e dell’esperto attaccante Raffaele Biancolino, nel 2009-2010 la squadra deluse le attese. Potrai aggiungere anche più nomi e numeri nel caso di maglie create per un’intera squadra. Innanzitutto, queste maglie evocano un senso di nostalgia e ricordi legati al calcio del passato. Soltanto Pasolini, in mezzo a quella pazza danza cercava di dare un senso al gioco, di avere un piano. In mezzo a quel caos originario, dietro quella guida, er Manetta intuì realmente il senso del gioco. Un paio di ore più tardi, il sole un po’ più basso, Spino chiese a Pier Paolo se avesse nient’altro da fare, se avesse voglia di accompagnarlo verso Monteverde, dietro i casermoni, dove in mezzo ai palazzi in costruzione aveva un appuntamento con la sua banda. » e mentre parlava si era già alzato, aveva agganciato un pallone immaginario e con il piede gli aveva dato una carezza, poi era corso in avanti danzando in leggerezza con una rapida mossa di gambe, un ritmo binario concluso con un tiro potente a un sassetto, verso la lamiera che risuonò come un gong cinese.


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