Associazione Calcio San Donà Pulloveria 1984-85 · Associazione Calcio San Donà 1936-37 · Associazione Calcio Sandonà 1922, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. Sandonà 1922 A.S.D. e il S.S.D. Sandonà 1922 in Eccellenza, squadra sorta dal cambio di denominazione dell’A.C.D. Nel 1922 il campo da gioco di Piazza d’armi venne intanto ampliato e reso più consono alla pratica agonistica, con l’aggiunta di una tribuna in legno. Al suo posto, nella Prima Divisione Umbra scese in campo la nuova formazione del G.U.F. L’ungherese Emerich Hermann fu il tecnico della squadra che, al termine di un serrato duello con gli spoletini della Virtus, nel 1929-1930 vinse il girone regionale di Terza Divisione e, grazie a un doppio salto di categoria dopo riforma federale, fece il suo debutto in Prima Divisione. Il ritorno in Serie C avvenne nel 1959, grazie a una riforma dei campionati a opera della FIGC; tale operazione voleva dare rappresentanza calcistica anche a quelle regioni, come l’Umbria, maglie più belle calcio che in quel momento non avevano propri club iscritti alle tre maggiori categorie nazionali. L’avventura nei Campionati Nazionali Dilettanti si concluse nella stagione 1999-2000 quando la squadra si classificò all’ultimo posto, con solo 8 punti, raggiungendo il peggior risultato mai ottenuto nella sua storia.
Nel frattempo, tra il 1911 ed il 1912 la squadra della Braccio Fortebraccio partecipò ai tornei interregionali organizzati dall’Umbria sportiva, entrambi vinti dal Roman, nei quali i perugini vinsero per 2-0 l’Anconitana e per 6-0 lo Spoleto. Nel frattempo, la sperimentazione di nuove soluzioni tecniche per le biciclette Opel proseguì, ma fu solo nel 1899 che la Casa di Rüsselsheim presentò la cosiddetta Kettenlos («senza catena» in tedesco). Nel campionato 1933-1934, allenato da Cesare Migliorini, il club andò vicino per la prima volta all’approdo in Serie A, vincendo il girone B sopravanzando di una lunghezza i modenesi, e qualificandosi al girone finale valevole per la promozione. Il Perugia si mantenne nelle posizioni di testa fin dalle prime domeniche di campionato, riuscendo a tenere il passo del più quotato Verona, maglie da calcio 2025 retrocesso a tavolino dalla Serie A e dato come favorito per la vittoria finale. Finale di Coppa Italia Dilettanti Emilia-Romagna. Oltre ai vari titoli ottenuti nelle serie minori nazionali, in campo internazionale il club si fregia di una vittoria a testa nella Coppa d’Estate e nella Coppa Intertoto UEFA; in virtù di quest’ultimo successo è tra le 12 squadre italiane e 82 europee che hanno vinto almeno una delle competizioni confederali per club.
La squadra vi rimase per sole due stagioni, salvo poi risprofondare negli anni successivi addirittura in IV Serie. Proprio negli anni quaranta l’Alessandria fu protagonista di un episodio curioso quando, prima di una partita contro il Venezia, l’arbitro ordinò a una delle due squadre di cambiare divisa, poiché, a suo parere, la maglia grigia non si distingueva da quella nera degli avversari. I giocatori del club sono soprannominati «biancorossi» per via dei tradizionali colori sociali della divisa, i quali prevedono maglia e calzettoni rossi accompagnati a calzoncini bianchi, e «grifoni» in assonanza con l’eponima figura araldica simbolo della squadra e della città perugina. Perugia che, pur con un nome diverso, indossò le casacche di grifoni e ne schierò vari giocatori tra le proprie file. Perugia diventò la prima squadra a fare proprie entrambe le Supercoppe della Lega Pro. In quell’ultimo anno di piena produzione prima della guerra, la Opel contava ben 102 filiali di distribuzione in tutto il mondo, tra cui anche il Giappone, la Cina, l’Indonesia, l’Australia, la Nuova Zelanda e almeno quattro Paesi nel Sudamerica. Il Perugia ottenne la promozione in Serie A con tre punti di vantaggio sul Como e quattro sul Verona: l’ultima partita casalinga – peraltro quella dell’addio al Santa Giuliana in favore del nuovo Comunale di Pian di Massiano -, giocata sette giorni dopo e vinta 2-1 col Novara, suggellò la conclusione di una stagione indimenticabile.
La matematica promozione arrivò il 21 maggio 1967 e l’autore della rete decisiva contro la Sambenedettese fu un attaccante perugino, Eros Lolli. 1998-99 – 6ª in Serie A dopo aver vinto lo spareggio contro la Juventus. Seguiranno quattro anni di gavetta tra i cadetti, e in una di queste stagioni la squadra sarà guidata, sotto la presidenza di Giorgio Taddei, da Luis Vinicio che iniziava allora la sua carriera di allenatore, prima della storica ascesa alla massima serie, ottenuta con la netta vittoria sul Novara (3-1) il 18 giugno 1972, che spalanca ai rossoverdi le porte della Serie A, storico traguardo mai raggiunto fino ad allora da nessuna squadra dell’Umbria. 2013-2014 dopo aver rinunciato alla disputa di quattro gare ufficiali. I biancocelesti disputano le loro gare allo Stadio Verino Zanutto. Il 1937 fu una data importante per il calcio a Perugia, poiché ebbe inizio la costruzione del primo stadio cittadino inteso come tale, il Santa Giuliana, realizzato proprio in prossimità del vecchio Piazzone; i biancorossi potranno però debuttarvi ufficialmente solo l’anno dopo, il 4 settembre 1938, in occasione della loro prima stagione di Serie C. Sempre nel ’38 esordì in squadra il mediano Guido Mazzetti, destinato in futuro a scrivere pagine importanti della storia del club, sia da giocatore che, soprattutto, da allenatore.