Come in quel 2 Febbraio 2003: minuto 77 di Milan-Modena, calcio di rigore per i rossoneri sul punteggio di 0-0. Tomasson è pronto a calciare ma Ancelotti ferma tutto: fuori Redondo, dentro Pirlo, dalla panchina direttamente sul dischetto . Fin dalla prima volta in cui sono entrato nello spogliatoio della Juventus, vedendo i volti dei miei compagni, ho capito una cosa: «Qui bisogna vincere e basta». Io oggi passo per nemico dei bianconeri, ma 30 anni fa ero tifoso della Juventus. Il tutto è stato possibile grazie al grandissimo lavoro della famiglia Agnelli che in questi 100 anni hanno creato successo e trasmesso lo Stile Juve, trasformandolo in un simbolo di Storia e tradizione. LIVERPOOL (terza maglia) – ufficiale – La terza maglia per la stagione 2024/25 che celebra la tradizione e la crescente popolarità del gioco femminile. Il gioco del calcio in Italia senza la Juventus sarebbe impensabile. Trentaduesimi di Coppa Italia. Brindisi è leader per la produzione di energia elettrica in Italia. Carlo Emanuele Basile era stato Capo della Provincia di Genova sotto la Repubblica Sociale Italiana dal 28 ottobre 1943 al 26 giugno 1944. Nel capoluogo ligure erano presenti importanti realtà industriali (Ansaldo, Siac, Cantieri Navali, San Giorgio, Piaggio) i cui operai si impegnarono in una serie di scioperi e sabotaggi per bloccare la produzione di materiale bellico e impedire il trasferimento degli impianti in Germania.
Anche il 1968 fu particolarmente ricco di eventi, con l’inaugurazione del nuovo stabilimento GM a Strasburgo, utilizzato principalmente dalla Opel per la produzione di cambi, e con l’ampliamento della fabbrica di Rüsselsheim. Questa parte della collina a partire dal VII secolo a.C. fu sede di una vasta necropoli che, successivamente, fu inglobata nella città ampliata da Timoleonte nel IV secolo a.C. La zona di Piano Notaro (nord-ovest) era anche sede di un’importantissima necropoli protostorica dalla quale sono state recuperate preziosissime ceramiche in stile castellucciano. Tutti schierati dalla parte del più forte perché come diceva Flaiano l’italiano è sempre il primo a soccorrere i vincitori. Certe cose si respirano subito e all’inizio può mancare il fiato, ma la Juventus è questa, anzi anche questa, perché sono tante le zavorre che fanno pesare quella maglia. Sono in essere anche delle sponsorizzazioni di tipo tecnico, per quanto riguarda i palloni da calcio utilizzati nelle gare dei vari campionati italiani. Il palmarès dei bianconeri sarà forse ricco di trofei, ma in quanto a baldoria, lì sono veramente pessimi! Bisognava giocare, vincere e basta! Ogni tanto avevo l’impressione di andare al lavoro in fabbrica. Il problema non è tanto l’imperativo categorico della vittoria, sempre e in ogni partita, quanto il fatto che ogni successo duri lo spazio di una doccia.
Gli arbitri sbagliano con tutti, ma quando lo fanno con la Juve la gente pensa male per quello che è successo in passato. Un grande successo per quei tempi. Ho avuto la fortuna di far parte di questa grande famiglia e grande club, che ha un dna unico come altre squadre. Il dna di ogni società va rispettato. La nuova società è diretta dall’imprenditore sardo Roberto Felleca e la panchina viene assegnata all’ex centrocampista brasiliano Mancini, che però rassegna le dimissioni dopo la prima giornata di campionato, lasciando il posto a Ninni Corda. Ammessa nella nuova Prima Divisione. Perde la finale dei play-off ma viene ammesso in Lega Pro Prima Divisione a completamento organici. Il fulcro del quartiere, riconosciuto anche all’interno dei vari strumenti urbanistici recenti, è piazza dell’Unità, posta essenzialmente in una zona centrale rispetto alla perimetrazione del quartiere. È saper accettare le vittorie e anche le sconfitte, questo vale per i giocatori e anche per i tifosi.
Gente di poche parole, dura a morire, negata agli scoppi dello entusiasmo, alle vittorie maramalde, con punteggi troppo pesanti. Il verde che un tempo impreziosiva il paesaggio tenderà a scomparire quasi del tutto, mentre i numerosissimi pozzi (un tempo utili all’irrigazione degli orti) verranno progressivamente coperti per far posto alle strade e ai nuovi edifici. Chi deve arbitrare la Juventus ha addosso molta più pressione degli altri. Ho sempre pensato che la Juventus avesse una marcia in più, anche prima, quando ci giocavo contro e adesso lo sento sulla mia pelle, il motto «Fino alla fine» è ciò che ci rappresenta, quindi anche quando le cose non girano perfettamente sappiamo che abbiamo molta forza e determinazione per rialzarci. La Juventus sono quelli che scendono in campo, quelli che vanno in panchina, quelli che vengono allo stadio e quelli che sono a casa davanti alla TV, il motto della Juve è fino alla fine e fino alla fine bisogna essere uniti. Essere alla Juventus, anche per un anno, è una fortuna troppo grande, per mentalità, educazione e dedizione.